(Italia Oggi – Intervista di Teresa Pittelli) Milano, 8 febbraio 2001 - Cyber-avvocati cercasi disperatamente. Mentre dilaga l'e-business, e il conseguente contenzioso arriva alle stelle, anche a causa dei problemi di giurisdizione internazionale che spesso porta con se, gli avvocati arrancano dietro a metodi di ricerca e approcci alla materia ormai obsoleti. O comunque non in grado, da soli, di stare al passo con la serrata proliferazione di regolamenti e discipline su siti web, e-commerce, contratti elettronici, domini e cos" via. Una rivoluzione che trova spesso impreparati gli avvocati italiani. Negli ultimi tempi abbiamo registrato un fortissimo aumento della richiesta di consulenza giuridica su problemi generati dalla new-economy, soprattutto da parte della clientela corporate cha spiegato a ItaliaOggi Emilio Tosi, docente di cyber-law al master of management in the network economy (Mine) dell'università di Piacenza, e titolare dello studio Tosi & Partners, tra i primi ad aver creato un'area legale dedicata alla gestione di e-business, data protection e information technology. La creazione di un gruppo di lavoro dedicato si è resa necessaria perchè l'evoluzione della disciplina in questo settore è rapidissima. Di conseguenza gli strumenti di ricerca sono cambiati: la più grande fonte di aggiornamento del giurista, non a caso, è la rete, mentre i tradizionali supporti cartacei, come archivi e riviste, sono puntualmente in ritardo di almeno sei mesi. Naturalmente questo pone all'avvocato nuovi problemi di veridicità delle ricerche, che a differenza di quelle tradizionali, non sempre sono affidabili, per cui occorre ogni volta verificarne la provenienza È, Secondo Tosi, un altro campo di espansione dell'area high tech la gestione del contenzioso fra imprese, particolarmente elevato nel commercio elettronico, attraverso le procedure arbitrali, che assicurano quella competenza tecnica e quella rapidità dei giudizi che ancora mancano ai giudici ordinari. Intanto altri studi legali, specie quelli pi strutturati (fra gli altri, Tamburrini e Savi, Tonucci, Simmons & Simmons Grippo) si stanno attrezzando per attivare una task force specializzata in cyber-diritto. Ancora a zero, per ora, resta la formazione degli aspiranti avvocati della rete, anche se di recente sono nati i primi master in informatica giuridica (Università di Bologna) e in marketing dell'economia digitale (Milano Cattolica), oltre al già ricordato Mine.